26 maggio | M Action Poetry, performance di Sara Davidovics

Evento di chiusura del festival Latte e Linguaggio. Appuntamento domenica 26 maggio, alle 19, alla Biblioteca della Chiesa Rossa. In scena “M Action Poetry”, performance di Sara Davidovics, accompagnata da Pier Paolo Cipitelli.

L’intervento performativo M consiste nella distribuzione spaziale per una lunghezza di 9 metri, nell’area esterna alla Chiesa rossa, di tre materie: Cenere, Terra e Latte. L’azione prevede una preinstallazione delle linee guida (tracciate con un gesso), atte a predisporre una geometria quale aspetto visivo delle tre linee armoniche suggerite dalle differenti consistenze materiali dei tre elementi messi in scena, inizialmente contenuti in sacchi identici e siglati con il logo.

M_Sara Davidovics

L’artista eseguirà uno schema di azioni minimali, (che evochino la linea verticale e quella orizzontale: Vita-Morte, fino a creare un cumulo) e che andranno ad interrelarsi con l’azione vocale strutturata in sequenze live alternate e sovrapposte ad elementi precedentemente campionati. La performance si concluderà con l’introduzione in scena del congegno meccanico di un carillon.

M, estensione performativa di un progetto installativo

Questa action poetry è l’estensione performativa di un progetto installativo dove coabitano strati/paesaggi di terra e cenere allestiti sotto lastre di vetro e a cui l’artista ha lavorato durante il periodo dell’allattamento al seno. La polvere è materia che “ricorda”, è il sedimento, il precipitato, la traccia di un’esperienza in tal caso autobiografica: la Maternità avvenuta dopo l’aborto. In questa sede le due polveri mescolate vengono poi “nutrite” dal primo cibo: il Latte. L’azione coreografica prevede il differente orientamento spaziale della lettera M (Madre) dove al suo opposto troviamo la Non-Madre. L’azione è costruita sull’omonimo testo poetico (un dittico) – in cui si interfacciano i temi della Vita e della Non-Vita – come sua negazione -, vita-non-avvenuta (la morte in utero). Lo spazio è dunque pensato e agito performativamente come un riflesso che muta il senso (spaziale) simbolico e dunque linguistico dell’oggetto M.

Poeta, performer e artista intermediale è nata nel 1981 a Roma dove vive.

La sua ricerca ruota attorno al concetto di sovrapposizione cognitiva tra immaginazione, memoria e dati di realtà. Il luogo indagato è sempre quello della soglia e della relazione tra i segni come operazioni crossover, contaminazioni, (ri)mappature. Utilizza materiali poveri, talvolta “recuperati” e intervenendo direttamente nell’ambiente con installazioni diffuse ed happening, coinvolgendo spesso il pubblico e lavorando sull’utilizzo performativo della voce.

Gli artisti

Sara Davidovics è autrice di scritture lineari e visuali, video-poesie, partiture per voce, libri-oggetto.

In volume ha pubblicato: Corrente (Zona, 2006); D’acque, opera finalista al Premio Antonio Delfini, Galleria E. Mazzoli, 2006); Pendìci (Plaquette d’artista, Ogopogo, 2007); Corticale (Onyx, 2010), in versione e-book (2014). Oz, viaggio astratto su quattro punti cardinali e una Coda, opera candidata al Premio Elio Pagliarani, (Edizioni Oèdipus, 2016).

Tra le ultime mostre personali: 1222, progetto per un atlante, a cura di Piotr Hanzelewicz, Galleria Gallerati, Roma; PESCARE in 16 tasche – a cura di Maila Buglioni, Galleria 16 CIVICO (Pescara); 4+1 – a cura di Diego Malara, Galleria Interno 14, Roma

Pierpaolo Cipitelli (Fano, 1970) compositore elettronico. Nel 2012 dà vita ad un progetto incentrato su esecuzione elettronica live, performance e poesia che lo vede negli anni collaborare con poeti (Ivan Schiavone, Sara Davidovics, Ada Sirente, Lorenzo Durante) musicisti (Fabio Zeppetella, Federico Leonori), videoartisti (Silvia Sbordoni, Christian Ciampoli), performer (Ida Vinella, Olga Mascolo) creando eventi site-specific presentati in diversi festival, tra cui: Romapoesia, Teatri di vetro, Generazione y.